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TESTIMONIANZE
P.G., 70 anni - Provincia di Vicenza
Negli ultimi mesi accusavo una serie di sintomi e disturbi, per i quali mi era stata fatta la diagnosi di spasmofilia: acufeni, parestesie e formicolii agli arti inferiori, crampi, tremolii, pesantezza e dolori muscolari, sempre agli arti inferiori, affaticabilità e ansia. Questi disturbi erano quasi sempre presenti, in una scala da 0 a 10 indicavo il valore 8. Dopo la terapia con tecnologia REAC, ho avuto in netto miglioramento ed una riduzione dei disturbi, oggi nella scala da 1 a 10 indicherei il valore 3-4. Il mio stato di stress è molto ridotto o nullo. Dormo bene e i valori della pressione si sono normalizzati. Un'altra cosa che ho notato è che prima del trattamento mi capitava speso di morsicarmi il labbro o la guancia o la lingua nella parte sinistra, cosa che addebitavo ad un impianto di molari non perfettamente riuscito, ma dopo il trattamento non mi è più capitato ed interpreto questo fatto come una correzione di uno squilibrio nella muscolatura della masticazione ad opera della terapia con tecnologia REAC.

G.G., 5 anni
G. è affetta da leucodistrofia metacromatica. Abbiamo effettuato un primo ciclo di trattamento con tecnologia REAC all’inizio di gennaio 2019. Già a partire dalla prima applicazione abbiamo notato dei cambiamenti, che nei giorni successivi di terapia sono diventati più evidenti: G. si dimostrava sempre più serena e presente, con una reattività generale in costante aumento, maggiore sensibilità al tatto e miglioramento nella capacità di fissare con lo sguardo un obbiettivo. A distanza di qualche settimana dalla fine del primo ciclo, si evidenziava in G. una migliore coordinazione muscolare, in modo particolare nelle gambe. La spasticità presente prima della terapia si era ridotta notevolmente, fatto confermato anche dal fisioterapista che segue da un anno la bambina. A distanza di un mese e mezzo, abbiamo notato un miglioramento nella postura e nella capacità di deglutire. A distanza di due mesi dalla terapia siamo riusciti a verticalizzarla, dopo 4 anni in sola posizione da seduta. Ad oggi tutti questi miglioramenti si sono mantenuti e rafforzati, vediamo in G. un nuovo sguardo. Dopo che un esame specifico effettuato presso un centro di riabilitazione neurologica ha confermato la sua capacità visiva, possiamo affermare che a seguito del primo ciclo di trattamento con tecnologia REAC G. ha avuto notevoli miglioramenti anche dal punto di vista visivo.

F.P.
Soffro di distonia cervicale focale da oltre 5 anni. Dopo una frattura della spalla ed un lungo calvario di riabilitazione e successivo intervento chirurgico, cominciai a notare che il mio collo girava da solo verso il lato della spalla operata. Il mio collo storceva con una forza pazzesca. Non avevo un attimo di riposo neanche a letto. Mi vergognavo ad uscire, stavo malissimo! La diagnosi era quella di distonia cervicale e non avevo speranze di guarigione. Per stare meglio l’unica erano i trattamenti con tossina botulinica. Continuai con la tossina per quasi 3 anni, ma con il passare del tempo non notavo più alcun beneficio anche se per me il beneficio era minimo. E, con l'andare avanti, neanche più quello. Ho provato anche altre terapie, come integratori vitaminici ed agopuntura, ma con risultati transitori, e ho provato anche la psicoterapia per il forte stato di stress che si associa a questa malattia. Ora la cosa che mi preme dirvi è che un anno fa ho deciso di provare una terapia, sperimentata da oltre 30 anni: i trattamenti terapeutici con tecnologia REAC che non agisce sulle singole patologie ma va ad agire sul sistema nervoso centrale. Con questa terapia si agisce sulle alterazioni prodotte dallo stress, ottimizzando la risposta dell’organismo, che piano piano, si autocorregge. In assenza di effetti collaterali. Ogni quadro sintomatico o patologico, come sappiamo, è condizionato dallo stato neuro psico fisico del paziente. Ho fatto 3 cicli di terapia con tecnologia REAC ripetuti a distanza di 3 mesi. Alla fine del secondo ciclo, dopo un po' di tempo inizio a notare qualche cambiamento, il sintomo inizia a diminuire ed anche quando cammino noto la differenza. A distanza di un mese dal terzo ciclo, posso finalmente dire che la differenza è netta e che man mano che passano i giorni sto sempre meglio. Ho voluto lasciare questa testimonianza perché davvero dopo aver provato di tutto e speso tanti soldi mi sento di dire che sto meglio, il mio collo si è sciolto un bel po', le contratture maledette non le sento quasi più e sono quasi tornata alla normalità. Dopo questo terzo ciclo mi accorgo che la cosa è stabile e me ne accorgo da quando mi alzo la mattina. Spero che tutti voi possiate provarla per iniziare a rivedere piano piano la luce in fondo a questo tremendo tunnel che sfortunatamente abbiamo conosciuto.

T.P.N.
Soffro di distonia cervicale da circa 8 anni. Dopo un intervento di denervazione del muscolo sternocleidomastoideo e terapia con tossina botulinica, non avendo ottenuto i risultati sperati, ho consultato su internet siti relativi alla mia malattia ed in uno di questi ho scoperto che alcuni pazienti avevano ottenuto ottimi risultati grazie alla terapia con tecnologia REAC dell’Istituto Rinaldi Fontani di Firenze. Così circa un anno fa mi sono recato a Firenze ed ho fatto il primo ciclo di terapia, e dopo 2 mesi ho notato i primi segni di miglioramento. Dopo il secondo ciclo di terapia, ho notato ulteriori miglioramenti. Gli spasmi e i movimenti involontari si sono ridotti e la mia postura è migliorata notevolmente. Condivido la mia esperienza per essere d’aiuto ad altri che hanno il mio stesso problema. Ringrazio tutto lo staff dell’Istituto Rinaldi Fontani per la professionalità e l’accoglienza.

A.A., 63 anni
È dal 2003 che mi sottopongo a trattamenti con tecnologia REAC e grazie a ciò ho vissuto una vita più che normale, anzi...un po' sopra le righe. Ho una brutta scoliosi che nell'arco di circa 10 anni (dagli 8 ai 18 anni) è stata contenuta con 10 gessi, 8 busti ortopedici e infine l'intervento di artrodesi vertebrale. Con l'avanzare dell'età (ora ho 63 anni) e col tipo di lavoro che svolgo (mi occupo di gestione faunistica), che mi porta molto spesso in fuoristrada su piste forestali accidentate, i dolori alla schiena erano diventati decisamente forti, per non dire invalidanti. Ecco, io ho sempre "usato" la terapia per vivere la mia vita appieno e non da invalida.
Di recente ho subito un intervento di tiroidectomia e, a causa della posizione in cui mi hanno messo per l'intervento, mi si era totalmente bloccato il collo con l'irrigidimento dei muscoli e conseguenti dolori molto acuti. In tutta sincerità posso confermare che la terapia con la tecnologia REAC funziona e che dopo appena due applicazioni non ho più dolore e riesco a girare il collo di lato quasi totalmente.
Che altro dire se non un sentissimo grazie?

S.P.
Ho fatto la prima visita per ragadi anali a 13 anni, a 27 ho subìto un primo intervento per prolasso rettale e avendo sofferto di recidive e altri problemi sono arrivata a subire cinque interventi con conseguenze non simpatiche fra le quali l’infiammazione del pudendo. Dopo aver tentato con fisioterapia interna ed esterna e non avendo trovato beneficio nemmeno dopo del tempo, ho cominciato tre anni fa a curarmi con i trattamenti della tecnologia REAC. Nella mia personale esperienza posso dire di non aver quasi più dolore (interessava tutta la parte sinistra del corpo compresi gli arti, non solo schiena e zona lombare) ed aggiungo che trovo migliorati la tonicità della muscolatura, la peristalsi, e non ultimo l’umore. Il dolore all’ano e alla zona vaginale non lo sento quasi più ed aggiungo di avere migliorato anche dal punto di vista del recupero dello stato di benessere nei momenti in cui il dolore ricompare in toni più lievi (purtroppo ormai ho una stenosi rettale dovuta agli interventi). Insomma diciamo che ho pazientato e la mia qualità di vita è pressoché normale.

M., 8 anni
Vorrei lasciare una testimonianza sui trattamenti con la tecnologia REAC. Sono mamma di un bimbo di 8 anni, affetto da una malattia neurodegenerativa rara (Adrenoleucodistrofia). Già precedentemente avevamo provato varie strade per il nostro bambino. Effettuato il primo ciclo di trattamento con tecnologia REAC, abbiamo visto il nostro bimbo diverso, ma abbiamo preferito attendere prima di parlare. Abbiamo fatto un secondo ciclo e ad oggi possiamo dire che non si può negare l'evidenza ... il bambino è molto più presente, molto più morbido, si vuole mettere in piedi! Ma la cosa che ci ha dato più soddisfazione è che abbiamo portato il bambino a fare una visita nel centro che lo segue abitualmente, ed il medico, con molto stupore, ha detto che è migliorato dal punto di vista neurologico. Ora siamo all'estero dove il nostro bambino fa la fisioterapia ed il medico che lo ha visitato un mese e mezzo fa (prima del 2° ciclo) è rimasto sbalordito. Con una malattia neurodegenerativa, da quando si è ammalato ci hanno sempre detto che non avrebbe mai potuto avere dei miglioramenti.....grazie alla terapia con tecnologia REAC questo per ora è avvenuto! Ora vedremo i prossimi cicli, ma per il momento siamo super contenti e soddisfatti.

J., 6 anni
Nostra figlia J. è una bimba di 6 anni, affetta dall’età di circa 2 anni da Leucodistrofia Metacromatica, una patologia genetica estremamente grave che non dà molte speranze.
Provenienti dall’America Latina, abbiamo portato J. per la prima volta in Istituto a Firenze nel Maggio 2019. Insieme ai medici dell’Istituto abbiamo chiarito che un obiettivo terapeutico importante in quadri clinici come questo è di migliorare la qualità di vita dei bambini. Viene deciso di iniziare un primo ciclo di trattamenti specifici per problematiche neurologiche.
A distanza di quattro mesi dal primo ciclo terapeutico, complessivamente Julia è migliorata.
Da quando ha iniziato il trattamento abbiamo notato che:
1) è più attenta
2) ha un aspetto migliore
3) è più rilassata
4) comprende e risponde ai comandi, come: aprire la bocca, dare i baci, muovere un braccio
5) la tensione muscolare è diminuita
6) non presenta più calazi (processi infiammatori a carico delle palpebre).  
 Siamo tornati a Firenze per effettuare un secondo ciclo di trattamenti.

 
M.I., 40 anni
Sono nata con un linfedema congenito ad una gamba, che mi limitava nella mia autonomia e mi abbatteva dal punto di vista psicologico.  
Dopo essermi sottoposta alle terapie generalmente previste per questi casi, ad esempio i bendaggi compressivi, ho deciso di iniziare una serie di trattamenti con tecnologia REAC.
Dopo alcuni cicli di terapia, ho notato dei miglioramenti: l’arto è più leggero, più morbido, alcune discromie sono migliorate e in generale mi consente una maggiore e migliore autonomia. Ho ottenuto questi risultati senza più ricorrere ai farmaci e ai bendaggi, che sono estremamente fastidiosi, e la mia qualità di vita è molto migliorata.




 
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